mercoledì 31 dicembre 2008

Auguri di un Buon Anno 2009



"Buon anno fratello, buon anno davvero e spero sia bello, sia bello e leggeroche voli sul filo dei tuoi desideri ti porti momenti profondi e i misteri rimangano dolci misteri che niente modifichi i fatti di ieri, ti auguro pace, risate e fatica, trovare dei fiori nei campi d'ortica ti auguro viaggi in paesi lontani, lavori da compiere con le tue mani e figli che crescono e poi vanno via attratti dal volto della fantasia.Buon anno fratello, buon anno ai tuoi occhi, alle mani, alle braccia, ai polpacci, ai ginocchi.Buon anno ai tuoi piedi, alla spina dorsale, alla pelle, alle spalle, al tuo grande ideale.Buon anno fratello, buon anno davvero, che ti porti scompiglio e progetti sballati,e frutta e panini ai tuoi sogni affamati ti porti chilometri e guance arrossate,albe azzurre e tramonti di belle giornate e semafori verdi e prudenza e coraggio ed un pesce d'aprile e una festa di maggio, buon anno alla tua luna, buon anno al tuo sole, buon anno alle tue orecchie e alle mie parole.Buon anno a tutto il sangue che ti scorre nelle vene e che quando batte a tempo dice "andrà tutto bene".Buon anno fratello e non fare cazzate, le pene van via così come son nate.Ti auguro amore, quintali d'amore, palazzi, quartieri, paesi d'amore, pianeti d'amore, universi d'amore, istanti, minuti, giornate d'amore,ti auguro un anno d'amore, fratello mio, l'amore del mondo e quello di Dio..." [Jovanotti]



martedì 30 dicembre 2008

Un commento di Alfonso Pecoraro Scanio



Vi posto un commento di Alfonso Pecoraro Scanio relativo alla Finanziaria licenziata nei giorni scorsi dal Parlamento:
"La Finanziaria licenziata nei giorni scorsi dal Parlamento è decisamente penalizzante per l'ambiente. Infatti, solo il 2,4% delle risorse pubbliche sarà destinato alla tutela dell'ambiente terrestre e marino. Vale a dire solo 819 milioni di euro sul totale. Ma il dato più rilevante è la riduzione del 50% delle risorse assegnate alle politiche dell'ambiente. Ovviamente da questa maggioranza non ci si poteva aspettare altro.Da rilevare la bizzarra situazione italiana che vede l'assenza di un dibattito parlamentare su questi temi, proprio quando Obama propone per l'economia USA un piano di rilancio occupazionale da cinque milioni di nuovi ‘lavori verdi’ ed i governi della Unione Europea mettono al centro della loro politica la priorità ambientale. Incomprensibile poi è l'opportunitá dei tagli per la difesa del suolo e la Protezione Civile, proprio all'indomani di un autunno definito di eccezionale maltempo, ma purtroppo prevedibile alla luce degli sconvolgimenti climatici in atto. Quanto al Piano sulle infrastrutture è preoccupante che non ci sia nulla per la salvaguardia del territorio né che si intensifichino gli investimenti relativi al trasporto dei pendolari e per la mobilità urbana. E che dire poi della ipotesi di costruire 10 improbabili centrali nucleari insicure, costose e lontane nel tempo.Ricordiamo poi che solo una vera e propria sollevazione popolare ha evitato che passassero - anche retroattivamente - i tagli ai fondi per il risparmio energetico ed il rilancio dell'energie rinnovabili. Di fronte alle scelte coraggiose delle Finanziarie 2007 e 2008, che avevano segnato finalmente una svolta per l'ambiente, le rinnovabili, la difesa del suolo e la mobilita sostenibile, oggi si torna indietro con la Finanziaria del gambero. Voglio sperare che come è accaduto nelle comunità locali USA durante il disastroso mandato del governo Bush, anche in Italia Comuni, Province e Regioni - in collaborazione con le imprese più innovative - decidano di investire per le rinnovabili e l'ambiente. Ecco perché anche sul sito www.universitaverde.it, abbiamo deciso di non far mancare il nostro appoggio alla bella realtà di Agenda 21."

Secondo me, la manovra finanziaria 2009, presentata dal governo Berlusconi, ha le caratteristiche di una manovra depressiva sull’economia e la società, inadeguata ad affrontare i problemi del Paese. Ponendo in gravi difficoltà gli enti locali, si creano nuovi problemi ai cittadini e alle famiglie che vivono una situazione, soprattutto per quanto riguarda le fasce più deboli della popolazione, drammatica e priva di prospettive per il futuro. Da questa manovra di bilancio escono colpiti i lavoratori, i pensionati, le famiglie, il ceto medio, e non sono indicate previsioni positive che consentano di alleviare gli effetti pesanti di una crisi internazionale e nazionale che falcidia i redditi, il potere d’acquisto e mette pericolosamente in discussione la coesione sociale.
A tutto questo va aggiunto che la Finanziaria riduce l'ambiente ad una specie di bonsai. Come benissimo ha sottolineato Pecoraro Scanio solo il 2,4% delle risorse pubbliche sarà destinato alla tutela dell’ambiente terrestre e marino, ad interventi in campo energetico e all'attuazione del Protocollo di Kyoto, in compenso le cosiddette "infrastrutture strategiche" come autostrade e linee ferroviarie ad alta velocità, energivore e ad elevato impatto ambientale, riceveranno il 6,8% dell’ammontare dell’intera manovra. E attenzione. La misera quota del 2,4% all'ambiente si raggiunge solo se si considerano anche gli stanziamenti previsti per la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e il Fondo rotativo per l’attuazione del Protocollo di Kyoto.
Altrimenti le risorse destinate nel 2009 alle voci ambientali "tradizionali", tipo aree protette, difesa del suolo, difesa del mare, bonifiche, specie a rischio di estinzione, ammontano a un esiguo 1,5% dell’intera manovra. E volete sapere come hanno rimediato ai mancati incassi derivanti dall'abolizione dell'Ici sulla prima casa? Con tagli vari, fra cui 394 milioni di euro al solo trasporto pubblico locale.
Il trasporto pubblico locale! Proprio quello di cui ci sarebbe più bisogno per risparmiare (in un momento come questo, poi...) e per inquinare di meno.
Ma, si sa, i ministri sono terrorizzati dall'idea che gli italiani posino l'auto si mettano ad usare in massa i mezzi pubblici.
Tagliano bus e treni e in cosa spendono? Il rilancio del nucleare potrà costare nei prossimi decenni al Paese tra i 30 e gli 80 miliardi di euro.
E poi, vedete un po' voi per chi votare.

sabato 27 dicembre 2008

Solidarietà a Rifondazione e agli ambulanti del pesce e della frutta di Monopoli


Apprendo incredulo dalle pagine di un giornale locale della “spedizione punitiva” contro gli amici di Rifondazione Comunista.
Questa mia per esprimere tutto il mio rammarico per un atto così increscioso, un gesto vile, di ignobile intolleranza e becera ideologia post-fascista.
Agli amici del circolo di Monopoli, ai quali va tutta la solidarietà del partito dei Verdi, per un episodio così grave, rivolgo l’invito a non lasciarsi intimidire e a continuare ad impegnarsi per la legalità, la giustizia sociale e il progresso civile.
Lancio un appello a tutti i cittadini per vigilare e respingere azioni, aggressioni e minacce messe in atto allo scopo di innescare una strategia della tensione al servizio di progetti di tipo autoritario. La violenza e l’intimidazione non appartengono alla cultura democratica e, quando a farne le spese sono le sedi dei partiti, è bene non sottovalutare alcun segnale.
Invito tutte le istituzioni a serrare le fila e a collaborare a tutti i livelli per combattere ogni forma di estremismo e per affermare un clima sociale sereno e civile.
Apprendo, sempre dalle colonne dello stesso giornale, delle lamentele che gli ambulanti del pesce (e della frutta) fanno relativamente all’apertura al traffico delle strade perimetrali a piazza XX Settembre.
Noi Verdi siamo con loro in questa battaglia! Da noi ogni appoggio!
Quando la tv parla di mucca pazza, non compriamo più la carne. Quando si parla di polli con l’influenza aviaria non compriamo più il pollo, adesso ci sono pure i maiali irlandesi ed il latte alla diossina. Eppure a pensarci bene, non c’è bisogno di un pollo indonesiano o un maiale irlandese per temere di aver mangiato cibo contaminato. Passando da piazza XX Settembre mi chiedevo come sia possibile, in tempi in cui siamo tutti esperti di polveri sottili e PM10, che sia lecito vendere pesce, frutta e verdura a 20 centimetri dalle marmitte delle auto.
Mi permetto di far notare, essendo ingegnere ambientale, che mentre le particelle più fini tendono a galleggiare e possono rimanere in atmosfera per molti giorni, le particelle più grossolane si depositano sul suolo nell’arco di poche ore e la distanza percorsa di solito è breve. Questo significa che le particelle prodotte dalle auto vanno a depositarsi anche sulla frutta e il pesce esposti lungo il marciapiede. Generi alimentari che ovviamente non vengono “protetti” da alcun tipo di pellicola per alimenti.
Anche se non ufficialmente riconosciuta e assolutamente non approfondita, anzi ignorata, esiste una correlazione che lega diverse malattie, allergie e tumori, alla presenza di nanoparticelle, che date le loro dimensioni nanometriche una volta inalate o ingerite passano facilmente dal sangue all’interno delle cellule senza che possiamo farci niente, sono troppo piccole perché i nostri “filtri” le catturino e anche quando vengono attaccate dal nostro sistema immunitario, cioè “mangiate” dai macrofagi, essendo non biodegradabili, questi non possono digerirle e quindi eliminarle, rimangono nell’organismo e penetrano all’interno delle cellule. Lì innescano reazioni che danno origine a diverse patologie chiamate “nanopatologie”.
Così, se da una parte frutta, verdura e pesce sono unanimemente consigliate da nutrizionisti, medici e dietologi come la chiave per un’alimentazione sana, dall’altra si deve assistere al paradosso che contengono tali e tante sostanze nocive da mettere sicuramente a rischio la salute di chi le consuma.
In ultimo mi fa specie pensare che questi disagi sono stati provocati da un’amministrazione che fa sedere nelle proprie file un assessore – ambulante e un pescatore. Nei prossimi giorni presso la sede dei Verdi di Monopoli convocherò un tavolo con gli ambulanti di piazza XX Settembre e con tecnici per vagliare le iniziative da intraprendere.

mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale




BUON NATALE!



Gesëende Kersfees

Gezur Krislinjden


Idah Saidan Wa Sanah Jadidah


Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand


Tezze Iliniz Yahsi Olsun


Selamat Hari Natal


Zorionak eta Urte Berri On!


Shuvo Naba Barsha


Vesele Vanoce


Nedeleg laouen na bloavezh mat


Tchestita Koleda


Bon Nadal


Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok Y


ukpa, Nitak Hollo Chito


Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun


Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan


Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa


Sung Tan Chuk Ha


Sretan Bozic


Glædelig Jul


En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr!


Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!


Gajan Kristnaskon


Ruumsaid juuluphi


Cristmas-e-shoma mobarak bashad


Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar


Maligayan Pasko!


Hyvaa joulua


Joyeux Noël


Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier!


Nollaig chridheil huibh Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!


Nadolig Llawen


Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto


Kala Christouyenna! Hamish Barka da Kirsimatikuma


Barka da Sabuwar Shekara!


Mele Kalikimaka


Shub Naya Baras


Selamat Hari Natal


Merry Christmas


Idah Saidan Wa Sanah Jadidah


Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay


Gledileg Jol


Nollick ghennal as blein vie noa


Natale hilare


Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu!


Linksmu Kaledu


Sreken Bozhik


LL Milied Lt-tajjeb


Meri Kirihimete


Merry Keshmish


God Jul


Gledelig Jul


Pulit nadal


Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig Kerstfeast


Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu


Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie


Boas Festas


Feliz Natal


Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua


Sarbatori vesele


Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom


La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou


Hristos se rodi


Sretan Bozic


Vesele vianoce


Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto


Feliz Navidad


God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År


Sawadee Pee Mai


Fröhliche Weihnachten


Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun


Srozhdestvom Kristovym


Kellemes Karacsonyi unnepeket


Naya Saal Mubarak Ho


Chung Mung Giang Sinh


domenica 21 dicembre 2008

Monopoli comune denuclearizzato? Sì, grazie!


Non voglio addentrarmi in complessi argomenti sull’energia nucleare nè sui benefici o sui danni che la scelta del nucleare può avere. Pero’ l’argomento è tornato d’attualità. Dopo il referendum popolare del 1987 che sancì la definitiva uscita dell’Italia dal nucleare, oggi l’idea di produrre energia dall’atomo per qualcuno sembra sia l’unica soluzione possibile, per ridurre la “bolletta energetica” del paese.
Infatti, l’attuale governo, sta riproponendo l’introduzione di un piano a lungo termine per la costruzione di centrali nucleari di terza generazione, che possano produrre una parte di energia utile al fabbisogno nazionale con conseguente “grande risparmio” economico del singolo cittadino. Così dicono, io sono dubbioso.
Il dubbio mi viene quando penso che una centrale, una sede per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi o una qualsiasi altra cosa che riguardi la macchina del nucleare possa un domani essere posta proprio a Monopoli o nei dintorni; e questo non mi piace.
E’ per questo, e non mi sembra poco, che condivido l’iniziativa di legambiente che richiede ai comuni d’Italia di proclamarsi Comuni Denuclearizzati.
Che cosa vuol dire questo? Dichiarare un Comune “Comune denuclearizzato” vuol dire che si è contrari a che nel proprio territorio comunale possano mai sorgere impianti ad energia nucleare per fissione di materiali radioattivi e nè possano mai avere deposito o transito materiali radioattivi anche di bassa attività, materiali arricchiti o impoveriti, scorie radioattive, materiali allo stato solido, liquido o gassoso contaminati da fonti radioattive.
Il nucleare mi lascia veramente perplesso. Meglio le fonti di energia rinnovabili. Che si incominci seriamente (e non solo con il conto energia) a pensare alle energie rinnovabili e istallare per legge gli impianti fotovoltaici su ogni casa in Italia. Con i soldi destinati al nucleare ogni tetto avrebbe il suo impianto fotovoltaico e il sole farebbe il resto. Sicuro e pulito. Non è certamente una soluzione definitiva per i problemi di un’intero paese ma è un passo avanti.

Monopoli Comune Denuclearizzato è la scelta da fare per tentare di preservare il nostro territorio da possibili decisioni future che potrebbero metterci con le spalle al muro.

Vi invito a guardare con attenzione questa puntata di Report:


Io la penso così e voi?

sabato 20 dicembre 2008

Sulla crisi dell'agricoltura


Ieri era in programma a Lecce una manifestazione, sollecitata dalle organizzazioni professionali agricole, a sostegno dell'agricoltura e dell'olivicoltura per la grave crisi che investe il settore.

Come Verdi sottolineo che sodalizziamo con le stesse organizzazioni agricole e con tutti gli operarori di filiera.

Molti dei manifesti e dei volantini che abbiamo letto durante le manifestazioni dei giorni scorsi esprimono valori per noi pienamente condivisibili.
Legame al territorio, filiere corte, protezione non tanto del marchio ma della reale provenienza dei prodotti, sviluppo del biologico.
Da sempre, come Verdi, ci siamo impegnati affinchè le mense scolastiche e universitarie fossero biologiche e con cibi locali, per la realizzazione dei mercatali che oggi sono partiti in molte città, per lo sviluppo delle energie rinnovabili sui terreni agricoli.
Siamo pronti immediatamente ad un confronto leale e costruttivo con gli agricoltori di Monopoli, per portare avanti con maggiore forza ed efficacia tutto ciò che ci accomuna.

giovedì 18 dicembre 2008

Sui cambiamenti climatici e le energie rinnovabili...



Qualche commento riguardo alla partecipazione di Berlusconi al Consiglio Europeo del 12 dicembre 2008 sui cambiamenti climatici e le energie rinnovabili è di dovere.
Chi ha avuto occasione di vedere la faccia di Berlusconi, ripreso dalle televisioni qualche giorno fa, probabilmente si è accorto di quanto fosse tirata la sua espressione. Ha chiarito di non aver posto il veto sul documento del Consiglio d'Europa perchè altrimenti "la sinistra troverebbe così spunto di lotta politica tramite gli ambientalisti contro il governo". Aggiungendo, tra l'altro, che l'occuparsi del riscaldamento globale in questo momento è paragonabile a "un malato di polmonite che pensa alla messa in piega". Come a dire: il riscaldamento globale è un problema di poco conto (e casomai, aggiungo io, inesistente), e io prendo decisioni fondamentali per la collettività nell'arco dei prossimi vent'anni semplicemente per evitare che gli ambientalisti mi gridino contro per qualche giorno... Vabbè, passiamo a una disamina della situazione, per stabilire quanto abbia inciso davvero la minaccia del suo Diktat.
1)NON sono stati toccati gli obiettivi di riduzione: si tratta sempre di un 20-20-20 da raggiungere entro il 2020. E tutto ciò, che sarà codificato in almeno tre direttive europee, dovrà essere rispettato in modo giuridicamente vincolante e sanzionabile (non si tratta, per intendersi, delle classiche dichiarazioni d'intenti delle convenzioni internazionali).
2)E' stata introdotta una revisione degli obiettivi nel 2010 tenendo conto degli esiti della conferenza ONU di Copenaghen. Questo rappresenta il classico boomerang, perchè con tutta probabilità, dopo due anni di Obama alla casa bianca e con la Cina in procinto di raggiungere la leadership nell'industria delle rinnovabili, è altamente probabile che gli obiettivi vengano almeno confermati a scala planetaria. La revisione sarà operata con la procedura di codecisione,e quindi a maggioranza qualificata (niente veti). L'italia da sola non potrà contare più nulla.
3)Poichè gli obiettivi devono comunque essere raggiunti, esentare i settori industriali "a rischio delocalizzazione", significa distribuire il carico delle loro mancate riduzioni su altre categorie economiche e sociali (ma questo almeno la Marcegaglia lo ha capito??). Ciò significa che per proteggere le industrie del vetro e della carta dovranno essere ridotte le emissioni di altri settori ben oltre il 20% (per esempio sovradimensionando gli obiettivi per altre industrie o per i trasporti, e magari introducendo anche delle eco-tax..).
4)Il documento del consiglio d'europa deve essere approvato dall'Europarlamento, che ha la possibilità di emendare il testo e non ha certo bisogno dell'unanimità. Il Parlamento è considerato avere, secondo gli osservatori, una più forte sensibilità ambientale rispetto al Consiglio. Questo significa che in parlamento gli equilibri concordati con Berlusconi potrebbero saltare per aria o essere sensibilmente ridimensionati.
Coerente, da parte sua, dire "una grande vittoria dell'Italia, abbiamo ottenuto tutto". Quando qualcuno gli spiegherà che si è rovinato con le sue mani con chi se la prenderà, con il suo diplomatico ministro Andrea Ronchi, il "consigliere" ministeriale Corrado Clini o il suggeritore (interessato) Emma Marcegaglia?
Coupe de Chapeau a Sarko', che lo ha giocato...

Lettera a un direttore poco attento

Ieri ho acquistato il numero di gennaio 2009 del mensile monopolitano "Il Borgo".
Al suo interno, oltre alla notizia del rinnovo delle cariche del nostro partito, ho trovato un editoriale firmato dal direttore Marasciulo, che mi è sembrato molto impertinente. Allora ho preso carta e penna (o meglio dito, tastiera e mail) e ho scritto al direttore quanto segue:


Ill.issimo Direttore Marasciulo,
sono l’ing. Giuseppe Deleonibus, Presidente Cittadino dei Verdi per la Pace. Le scrivo in merito al suo editoriale del numero di Gennaio 2009.
Ho trovato il suo pezzo poco corretto e poco neutrale, addirittura in alcuni punti insulso. Mi è sembrato un modo come altri per offendere la dignità di persone che prima ancora di essere omosessuali sono comunque persone. Si è arrivati a definirli “scherzo della natura”. Ha mai definito altri “scherzi della natura”? Lo ha fatto perché, come diceva Virgilio, latet anguis in herba o per esercizio dialettico?
Lei che è un giornalista up-to-date dovrebbe saper più di altri che gli omosessuali sono in un letto di procuste.
La presa di posizione dell’osservatore vaticano all’ONU contro la depenalizzazione dell’omosessualità nel mondo, proposta da Sarkozy a nome dell’Unione Europea, finisce per risultare, in concreto, una esplicita complicità con i Paesi in cui gli omosessuali sono oggetto di discriminazioni, persecuzioni e violenze. Le motivazioni addotte da mons. Celestino Migliore sono un esempio lampante di sofisma gesuitico. Nel timore che alcuni Stati possano riconoscere agli omosessuali il diritto al matrimonio, il monsignore in sostanza afferma che è preferibile tollerare che quei Paesi continuino a farli oggetto di discriminazione fino a mandarli a morte. Una argomentazione che sembra tratta da Il Principe di Machiavelli più che dal Vangelo di Cristo. Certe prese di posizione della Chiesa riaffermano la gravità di una manipolazione mentale che mira a colpire l’individuo in profondità, inculcando il senso di colpa fin dalla nascita.
La decisione del Vaticano è gravissima perché alimenta l'omofobia e la violenza verso persone che non hanno colpe e che desiderano vivere la loro vita con rispetto, dignità e riconoscimento dei propri diritti.
Non esistono più i lager, dove i gay furono sterminati in massa, ma non è mai finita la loro persecuzione.In ben 91 stati del mondo (tra cui Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria, Somalia, India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh, Barbados, Guinea Bissau, Angola, Mozambico, Malati, Malesia, Maldive, Kenia, Lesotho, Swaziland, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Baharain, Maldive, Territori della Palestina, Turkmenistan, Uzbekistan, Grenada, Giamaica, Kiribati, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Tonga, Tuvalu) l'omosessualità è considerata un reato e in almeno una dozzina viene punita con la pena di morte. La persecuzione degli omosessuali è in netto contrasto con i principi della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e con la Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali.
La posizione espressa dal rappresentante della Santa Sede all'ONU, contro l'iniziativa presentata dalla Francia per la depenalizzazione del reato di omosessualità è analoga a quella dei regimi teocratici e fondamentalisti religiosi.
E pensa re che non c’è nulla, ma proprio nulla, nel testo della dichiarazione dell'UE sulla depenalizzazione dell'omosessualità che la Chiesa non potesse sottoscrivere (leggere per credere http://www.radioradicale.it/il-testo-che-lunione-europea-presentera-allonu-per-la-depenalizzazione-universale-dellomosessualita). Nulla che alludesse al matrimonio tra omosessuali o alla supposta criminalizzazione di quegli stati che non lo introducessero. Si parla solo di quei Paesi, come l'Iran degli ayatollah, dove l'omosessualità è reato penale. Si parla di diritti umani.
Ho trovato il suo articolo sovrapponibile a quello di Francesco D’Agostino (Avvenire, 3 dicembre 2008). Ricordi che, se gli omosessuali chiedono di avere il diritto di sposarsi lo fanno in base all’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, che è già sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che non ha bisogno di essere ribadita da una risoluzione dell’ONU, il cui obiettivo in questo caso è peraltro del tutto diverso.
La sua confusione, come quella di D’Agostino, ha tutta l’aria di essere colposa piuttosto che dolosa; ma di certo consente a lei, illustre giornalista, di presentare le rivendicazioni degli omosessuali come derivate da bizzarre teorie, e peggio ancora come se essi esigessero «particolarissimi diritti»: una richiesta di privilegi, e non di un diritto di cui tutti gli altri cittadini godono.
Come Presidente dei Verdi, partito che è sempre pronto a fare la battaglia per i diritti GLBT, mi sarei aspettato che la Giunta Comunale (come la Giunta Comunale di Torino) presentasse e approvasse un ordine del giorno a favore della depenalizzazione dell’omosessualità, ma si sa che in questo caso stiamo parlando di un colosso dai piedi di argilla.
Con questa mia mi rivolgo anche ai fedeli cattolici offesi, come noi Verdi e come i tanti omosessuali, da parole che negano la vita della persona. A loro chiedo di riflettere, perché siano al fianco al fianco degli omosessuali, dei loro parenti e dei loro amici, in un momento in cui è importante ribadire con forza che nessun credo religioso può giustificare l’opposizione alla cancellazione di una barbarie che ogni anno produce incarcerazioni e sentenze di morte.
A lei chiedo di porgere le scuse a tutti gli appartenenti alle comunità GLBT, ai familiari e agli amici di omosessuali.
Discriminare le discriminazioni mi pare discriminante per i discriminati!
Saluti Verdi,
ing. Giuseppe Deleonibus
Presidente Cittadino dei Verdi per la Pace

Ho Fatto Bene?

Cosa ne pensate?




mercoledì 17 dicembre 2008

Legge anti-veleni Regione Puglia

"Norma a tutela della salute, dell'ambiente e del territorio: i limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani".
Una legge di appena 4 articoli ma così forti da salvare la Puglia, Taranto, dalla diossina.
Il 16 dicembre, il Consiglio Regionale ha approvato questa legge in maniera quasi bipartisan. Una legge che salva la Puglia e Taranto dai veleni immessi nell'ambiente. Veleni immessi dall'Ilva: lo stabilimento siderurgico più grande e inquinante d'Europa.
La svolta è arrivata. E la Puglia può finalmente iniziare a sperare.
Un bel regalo di Natale per la Regione e per Taranto.
Con questa legge, come ha sottolineato il nostro Presidente Vendola, cambia la storia d'Italia. Questa legge dà tributo alla voglia di riscatto del popolo di Taranto e a tutto il popolo inquinato che ogni giorno cerca il coraggio per non arrendersi a quelle compatibilità economiche che vengono invocate per non cambiare nulla.
Questa è la dimostrazione di come insieme si può rompere il muro della rassegnazione!

domenica 14 dicembre 2008

Ri-generazione Verde



Si è concluso anche a Monopoli il percorso di elezioni dei quadri dirigenti del partito dei Verdi per la Pace. Al termine dell'assemblea comunale, svoltasi il 13 dicembre 2008, sono stati eletti i coordinatori (a livello cittadino) del partito e il Presidente Cittadino, nel segno di un forte rinnovamento, non solo anagrafico, nella continuità.
Di seguito, i nomi del gruppo dirigente dei Verdi di Monopoli:
· Presidente Cittadino: ing. Giuseppe DELEONIBUS
· Componenti: arch. Gianfranco RECCHIUTO (vice – Presidente)
dott.ssa Angela CIACCIA
dott.ssa Francesca PALMITESSA
dott. Tullio TORRE
sig. Mariano D’ERRICO
Per rendere più efficace l’azione di opposizione e di ricostruzione del consenso in città il nuovo Presidente ha proposto la creazione di gruppi con rispettivi responsabili per seguire più da vicino e secondo le proprie competenze alcune problematiche e settori amministrativi. A tal proposito ha nominato:
· Referente politiche ambientali e del territorio, protezione civile: ing. Giuseppe DELEONIBUS
· Referente tesoreria: sig. ra Mina LAMANNA
· Referente tesseramento, rapporti con le imprese e con le Istituzioni: dott. Tullio TORRE
· Referente bilancio, lavoro, politiche dell’inclusione e tutela del consumatore: dott.ssa Francesca PALMITESSA
· Referente bioetica, sanità e diritto alla salute: dott.ssa Angela CIACCIA
· Referente urbanistica, lavori pubblici, infrastrutture, viabilità e centro storico: arch. Gianfranco RECCHIUTO
· Referente per la promozione dei diritti di cittadinanza: dott.ssa Agnieszka Malgorzata JASINSKA
· Referente politiche sociali, famiglia e infanzia: sig. ra Ester Karin CIACCIA
· Referente diritti civili e libertà pubbliche, associazionismo, terzo settore e solidarietà: sig. ra Angela LACENERE
· Referente agricoltura e pesca: sig. Cosimo DELEONIBUS
· Referente cultura, sapere, formazione e politiche per la gioventù: sig.ra Lavinia TORRE
· Referente turismo, sport e spettacolo: sig.ra Dolores PEPE
· Referente rapporti con i quartieri e le contrade: sig. Salvatore Silvio TALLARICO
· Referente tutela diritti degli animali: sig. Mariano D’ERRICO
· Referente per la comunicazione: sig. Francesco DILEO
L'assemblea riunitasi sabato 13 dicembre 2008, presso la Sala “Don Paolo Forleo”, in seduta plenaria, ha eletto Presidente Cittadino Giuseppe Deleonibus, 28 anni, ingegnere per l'ambiente e il territorio, uno dei volti nuovi.
Durante l’assemblea è stato lanciato anche il blog del partito: si tratta di una piattaforma informativa e interattiva con la quale il partito intende stabilire una connessione costante con la città.
Il novo Presidente Cittadino ha anche lanciato l’idea del “Centro per il Benessere e l’Orientamento dei Cittadino” (CE.B.O.C.), un centro aperto una volta a settimana presso la sede del Partito in Via Ten. Vacca,10, in cui un membro del Partito metterà a disposizione le sue specifiche competenze e orienterà i cittadini sulle soluzioni possibili per la risoluzione dei problemi legati alla macchina amministrativa, alle indigenze, alle soluzioni tecniche nei vari settori (energia, agricoltura, pesca, diritto al lavoro, fiscalità, aspetti legali,…). Il CE.B.O.C. sarà un servizio integrato di informazione e orientamento per il cittadino, organizzato in modo da costituire:
- uno sportello informativo;
- un servizio di orientamento e consulenza personalizzato;
- uno strumento di comunicazione tra Comune e comunità locale.
Grande soddisfazione espressa dai delegati dell’assemblea comunale, per il grado di rinnovamento imboccato con questo passaggio. La stessa assemblea è composta in buona parte da giovani alle soglie dei 30 anni, avvicinatisi per la prima volta alla politica attiva.
Il neo Presidente, nel suo breve discorso di insediamento, ha sottolineato la delicatezza del momento politico e la necessità di indirizzare l’attività del partito e della nuova classe dirigente verso due priorità:
1) la ricostruzione, anche a Monopoli, del partito dei Verdi e, soprattutto, insieme alla società civile monopolitana, per far sì che i Verdi siano davvero un partito nuovo, destinato a cambiare il panorama politico in modi che forse oggi non si riesce neppure a prevedere del tutto;
2) la realizzazione di una opposizione netta e decisa ma non “minoritaria”. Una opposizione che si deve porre il problema di una prospettiva di governo, una opposizione costruttiva, credibile, responsabile e affidabile, che di volta in volta deve proporre delle alternative reali e concrete e che deve costruire le condizioni per un recupero dei consensi al partito, dialogando con le forze produttive della città, con i professionisti, gli artigiani, gli imprenditori, i commercianti, i giovani, tutte categorie socio-economiche che negli ultimi anni si sono allontanate dai Verdi.
I Verdi si porranno come punto di riferimento delle esigenze, delle richieste, delle necessità che vengono dai quartieri della città, cercando di costruire delle reti di relazioni (dei network) tali da ricostruire un rapporto solido con i cittadini che hanno a che fare con problemi anche banali e di ordinaria amministrazione.
Innanzitutto ringrazio con affetto la dott.ssa Francesca Palmitessa, Presidente uscente, per il lavoro e la passione politica che l'hanno contraddistinta in questi anni di dirigenza politica.
I Verdi
– aggiunge Deleonibus – sono una forza nuova che guarda dove i valori e la passione sono sempre stati, tra la gente. E’ un partito dove le molte idee che convivono dovranno trovare una sintesi. Sul piano della società civile saranno intraprese iniziative sui temi che, ovviamente, interessano più da vicino il nostro territorio, ambiente,agricoltura, sanità, turismo. L’obiettivo è portare avanti un progetto comune fatto di concretezza e partecipazione per dare a questo partito un'immagine e una voce diversa, quella delle diverse realtà sociali che compongono il nostro territorio.
La partecipazione è il primo valore che ci impegniamo a perseguire.
Testimonianza incontrovertibile che i cittadini intendono riappropriarsi della politica attraverso la loro partecipazione diretta è il fatto che nella stessa nostra assemblea sono molte le persone nuove, provenienti dalle esperienze dei movimenti, delle professioni, delle attività economiche e sociali, che si sono dichiarati disponibili a dare il loro contributo di intelligenza, di competenza, di fantasia al servizio dei Verdi di Monopoli. Ed è rilevante anche il numero di giovani che si sono mobilitati per assicurare l'elezione di loro coetanei in questa assemblea.
Ci impegniamo formalmente a mantenere i Forum tematici dei Verdi come strumento di confronto e di proposta, essenziali per la compilazione del programma elettorale, a mantenerli attivi anche dopo le elezioni, dando vita ad un luogo dove sia possibile recuperare pienamente l'indispensabile rapporto tra chi amministra e i cittadini.
Il nostro partito ha a disposizione una grande ricchezza di competenze, di capacità e di esperienze, tra le quali si è scelto per la guida del partito stesso e per i compiti che ci impegniamo a conquistare nella vita amministrativa della città. E' un partito "nuovo" dove le regole sono comuni e condivise, dove si possono formare maggioranze e minoranze su problemi e su orientamenti, dove non esistono esclusioni preconcette ma si sa discutere.
E' un partito nuovo con organismi dirigenti e strumenti di lavoro composti per metà da uomini e da donne, dove i giovani, che hanno dato prova delle loro capacità, rivestiranno ruoli importanti.
Un partito dove sarà comunque indispensabile il contributo di tutte le esperienze, capaci di interpretare i bisogni dei cittadini e tradurli in soluzioni per l'intera città.
Occorre lasciarci alle spalle questa fase ed iniziare subito a lavorare sul territorio, in vista dei prossimi imminenti appuntamenti –
ha detto Deleonibus – primo tra tutti la campagna elettorale per le elezioni europee e provinciali di primavera, facendo nostro il motto di un leader della sinistra: “Si può fare, si possono vincere”. I Verdi rinascono a Monopoli con una notevole dose di rinnovamento e con molto entusiasmo: dovremo essere tutti capaci di non disperdere, anzi di far fruttare questi segnali positivi. Dobbiamo costruire un partito radicato nel territorio, che sia espressione di una visione complessiva del mondo e del nostro paese, capace di esprimere una forte e rinnovata direzione politica, anche a livello locale, alla luce del proprio profilo politico, culturale e programmatico”.
"Il vero problema non è come io porti avanti il partito - ha detto Deleonibus - ma è come il partito porti nelle sedi opportune i reali problemi dei cittadini. Il nostro obiettivo non è fermarci alla solita campagna elettorale, ma è quello di fare movimento, ritornare nelle strade, nei mercati, perché è lì che veramente stanno i ceti sociali ed è lì che si posso sicuramente acquisire i valori e i principi. Io a Monopoli ci sono nato e ci voglio restare, come altri tantissimi giovani. Cercheremo, infatti, di dare un ruolo a questi giovani che porteranno entusiasmo in città".