venerdì 27 marzo 2009

Ancora sul decreto Orsi



AMICI, come avevamo previsto... anche gli altri DDL (non solo quello diOrsi) stanno per essere discussi, con una serie interminabile edolorosissima per fauna e ambiente, nonché per chi vive in campagna, diorrori e crudelta' assurde...Vi prego di diffondere più che potete questa mail per far capire a cosastiamo andando incontro... e lottare con tutte le nostre forze. VI PREGOFate scrivere i vostri amici a questa email <aderisco.noddl.pro.caccia@gmail.com> per aderire.
Dobbiamo rimanere tutti in contatto e essere informati di ogni passaggio eiter che questi folli ddl stanno facendo!Quanto contenuto in questi documenti è ciò che corrisponde REALMENTE al/ai testo/i dei folli DDL. NON POSSONO DIRE CHE NON E' VERO. E' TUTTO AGLI ATTI,DEPOSITATO!!! Per questo vi allego anche il testo della 157/92 comparato coltesto Orsi, è un documento depositato in Senato. NON FATEVI INTIMIDIRE alprossimo invio di lettere di protesta!Comunicatemi se ricevete mail doppie o triple o.. se volete essere cancellati, GRAZIE Daniela Casprinips. qui di seguito, in testo semplice, i contenuti aberranti dei vari folliDDL pro-caccia.
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I disegni di legge Orsi e altri: è caccia selvaggia. Fermiamoli!Dal Senato della Repubblica prende il via uno dei più gravi attacchi allaNatura, agli animali selvatici, alle aree protette, alla nostra stessasicurezza: comincia la discussione di vari disegni di legge, a partire daltesto unificato del senatore Franco Orsi, che mirano ad una pressoché totaleliberalizzazione della caccia.Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle areeprotette, caccia nelle zone incendiate, caccia alle oche, alle peppole, aifringuelli, caccia nei periodi e lungo le rotte di migrazione degli uccelli.Caccia a sedici anni!La legge 157/1992, l´unica legge che tutela direttamente la fauna selvaticanel nostro Paese, sta per essere smantellata.Fermiamoli!!!Il Testo del senatore OrsiSi apre la caccia lungo le rotte di migrazione.L´articolo 1 comma 5 del testo Orsi consente la caccia specialistica lungole rotte di migrazione: una situazione che arrecherà grande disturbo eincentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimoviaggio e la sosta degli uccelli migratori.Liberalizzazione dei richiami vivi!Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti "prigionieri" inpiccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica èconsentita, seppure limitatamente. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla.Sarà possibile detenere un numero illimitato di uccelli da usare come"esche".Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essereusate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli, i pettirossi...Non solo: ma spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi,utili a impedire nuove catture illegali. Sarà sufficiente un certificato!!!La motivazione del senatore Orsi: gli anellini di riconoscimento dannofastidio agli uccelli. Insomma, a dare fastidio sarebbero gli anellini, nonla costrizione in piccole gabbia e una vita da esca! (Articolo 5)Caccia al buio!La chiusura serale della caccia agli uccelli migratori viene prorogata finoad un´ora oltre il tramonto, con il rischio di abbattere speciesuperprotette e il rischio di sicurezza per le persone. (Articolo 18 commi 7e 7 bis)Licenza di caccia a 16 anni.Un pre-patentino permetterà ai sedicenni di andare a caccia. Per i ragazzinoi chiediamo libri, musica, sport, natura, non fucili! (Articolo 12 commi9 e 10)Caccia nelle aree incendiate.Cancellato lo storico divieto di esercitare la caccia, per dieci anni, nellearee boscate percorse da incendi e dunque gravemente danneggiate dal puntodi vista naturalistico. (Articolo 10)Ancora piombo nelle zone umide.Nonostante il divieto già previsto da un´altra legge italiana (la n. 66 del2006) in recepimento della convenzione internazionale AEWA, il testo Orsinon prevede alcun divieto, nelle zone umide, dei pallini di piombo, cheinquinano l´acqua e provocano il grave fenomeno del saturnismo negli uccelliacquatici.700 mila imbalsamatoriI cacciatori potranno "preparare trofei", senza essere soggetti "ad alcunaautorizzazione". (Articolo 6, comma 2 bis).Mortificata la ricerca scientificaL´Autorità scientifica di riferimento per lo Stato (l´Istituto Nazionale perla Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta daistituti regionali.Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionalee comunitaria.Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione distandard uniformi sul territorio nazionale. (Articolo 7 commi 5, 5 bis, 5ter)Leggi regionali per cacciare specie non cacciabili.Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell´Unione europea, nonsono bastate due sentenze della Corte Costituzionale. Il senatore Orsiregalerà a Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, lapossibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo conleggi regionali. E le multe europee le pagheremo noi! (Articolo 19 tercommi 16,17, 18 ,19, 20, 21)Caccia con neve e ghiaccio.Nelle aziende agri-faunistiche si potrà cacciare anche in presenza di neve eghiaccio, cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperirecibo, rifugio, calore. (Articolo 21 comma 1, lettere m ed n)Ritorno all´utilizzo degli uccelli come zimbelli!A noi pare che sia puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali eutilizzate come esca! (Articolo 21 comma 1 lettera p)Ridotta la vigilanza venatoria.I guardiaparchi, le guardie ecologiche, le guardie zoofile non potranno piùsvolgere vigilanza!Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d´Europa, cosa fa ilSenatore Orsi? Riduce la vigilanza! (Articolo 27 comma 2)Ridotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo.Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 sarannoridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori.Inoltre, l´ENPA e il Club Alpino Italiano, storiche associazioni, vengonodel tutto estromesse. (Articolo 8 comma 1)E tanto altro ancora.Il disegno di legge 276 dei senatori Carrara, Bianconi, AsciuttiSi allunga la stagione venatoriaSi potrà cacciare dalla terza settimana di agosto, quando gli uccelli sonoin riproduzione o accudiscono i piccoli (e la gente è in vacanza incampagna) fino al 30 giugno!!!Aumentano le specie cacciabiliDiventano cacciabili il Fringuello, la Peppola, il Cormorano, specie vietatedall´Unione Europea.Depenalizzazione dei reati venatori.Depenalizzazione per chi abbatte specie protette, per chi esercita la cacciada veicoli e natanti, per chi utilizza richiami proibiti, per chi esercitala caccia nei giorni di silenzio venatorio. Possibilità di oblazione percaccia nei parchi e per chi abbatte gli animali di cui all'articolo 30 comma1 lettera c.Il disegno di legge 379 del senatore Benedetti ValentiniRidotta la presenza ambientalista nei Comitati di controllo.Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 sarannoridotte da quattro a tre, a fronte di sette associazioni di cacciatori.Si riduce il territorio destinato alla protezione della faunaSi passa dall´attuale 30% di territorio protetto al 25 %. Guai a proteggeretroppa natura!Si allunga la stagione venatoriaA caccia dal primo settembre al 28 febbraio, in pieno periodo di migrazionedegli uccelli verso i luoghi di riproduzione.Si aumentano le specie cacciabiliCaccia ai passeri. Caccia a Fringuello, Peppola, Storno, specie vietate perl´Italia dall´UE.Depenalizzazione dei reati venatoriDepenalizzazione per chi esercita la caccia da veicoli e natanti, per chiabbatte specie protette, per chi utilizza richiami proibiti, per chiesercita la caccia nei periodi vietati, per chi esercita la caccia neiparchi e nelle oasi.Il disegno di legge 1104 dei senatori Castro, Vetrella, Viceconte, Spadoni,Urbani.Caccia alle Oche!L´Oca granaiola e l´Oca selvatica diventano cacciabili. Quasi estinte sulterritorio italiano, le Oche giungono nel nostro paese dal Nord, conl´inconfondibile volo a V e i versi che invadono l´aria. In Italia non sicacciano più da anni. I senatori Castro, Vetrella, Viceconte, Spadoni,Urbani le rivogliono, ma cacciabili!.E poiCaccia alla PettegolaCaccia al Piccione selvaticoLicenza di caccia a 16 anniCaccia dal primo settembre al 28 febbraioCaccia con neve e ghiaccio e su terreni allagatiRiduzione di pene per chi abbatte specie particolarmente protetteIl disegno di legge 1122 del senatore Coronella.Si facilita l´ingresso dei cacciatori nelle proprietà privateGià oggi i cacciatori possono fare ingresso nei terreni altrui, se nonchiusi da costose recinzioni.Il senatore Coronella chiede che le recinzioni passino dal limite minimoattuale di un metro e venti centimetri a un metro e ottanta centimetri.Caccia da dalla terza domenica di agosto al 28 febbraioCaccia a Fringuello , Peppola, Storno, Taccola, Corvo, PasseriDepenalizzazioni per chi esercita la caccia da veicoli e natanti, per chiabbatte specie protette, per chi utilizza richiami proibiti, per chiesercita la caccia nei giorni di silenzio venatorio.Fermiamoli!!!Diffondiamo queste informazioni, colleghiamoci ai siti della associazioni,iscriviamoci alle liste in difesa degli animali selvatici sui blog, suFacebook, scriviamo ai parlamentari, partecipiamo alle iniziative che stannoper nascere.Evitiamo che tutto questo accada. La natura è la nostra vita, difendiamola.Fermiamoli!!!Per aggiornamenti: www.lipu.itPer inviarci il tuo pensiero: nocacciaselvaggia@lipu.it
Grazie A Tullio Torre, attivamente impegnato in queste cause.

domenica 22 marzo 2009

Giornata Mondiale dell'Acqua



L’augurio è che questa giornata sia a favore del Diritto all’Acqua, contro gli interessi di multinazionali che tentano in modo sempre più sfacciato e violento di cancellarlo, privatizzando l’acqua, togliendo a intere popolazioni un bene senza il quale non si può vivere.
Nei giorni scorsi a Monopoli Alex Zanotelli ha ribadito che “Chi vende l’acqua è come se rubasse”.
Mi piace ricordare anche Alfonso Pecoraio Scanio che da Ministro dell’Ambiente ha delineato un atto di indirizzo (17 ottobre 2007) in cui sancisce che l’acqua deve essere preservata attraverso la riduzione dei consumi, la rigenerazione e conservazione delle falde acquifere, che il governo dell’acqua deve essere pubblico e condiviso, perché l’acqua è un bene comune e non una merce da cui trarre profitto, e infine che l’acqua è uno strumento di pace e di democrazia.
Penso che il dilemma che ci viene posto è tutto qui: l’acqua è fonte di vita o fonte di lucro? L’acqua è un bene naturale e insostituibile o un bene economico da trattare come una merce?
Questa è la grande domanda che pone il teologo della liberazione Leonardo Boff. E’ una domanda fondamentale soprattutto oggi che l’umanità va ormai incontro ad un’incredibile penuria d’acqua: già oggi scarseggia. In futuro inizierà a scarseggiare ancora di più anche a causa dell’effetto serra: la temperatura crescerà almeno di due gradi nei prossimi 15 o 20 anni e potrebbe crescere fino a 6°C. gli scienziati ci ricordano una cosa molto semplice: che basta l’1,5% di aumento della temperatura mondiale per sciogliere i poli, i ghiacciai e le nevi perenni.
Resteranno quindi soltanto le fonti idriche. Ecco perché le multinazionali stanno cercando di metterci le mani sopra: per poi rivenderci quest’acqua come acqua minerale. Il gioco è chiaro, come è chiaro che saranno soprattutto le classi più deboli a pagare. A Latina da quando l’acqua è stata privatizzata le bollette sono aumentate del 300%!
E saranno soprattutto i poveri del mondo a pagarne le spese. Se oggi ogni anno 50 milioni di persone muoiono di fame, domani saranno 100 o 200 milioni le persone che moriranno ogni anno di sete. Questo non lo posso accettare!
L’acqua è fonte di vita, è, come l’aria, uno di quei beni essenziali su cui non si può transigere! E’ vita e ogni uomo vi ha diritto. Ecco perché è fondamentale che ci siano scelte politiche che, ad esempio, facciano pagare di più le imprese e contemporaneamente permettano a persone e a famiglie che non la possono pagare di averla gratis.
Tutti dovremo pagare, contribuire, perché il servizio costa. Ma non possiamo neppure permettere al privato di entrare nella gestione dell’acqua e guadagnarci. Vorrebbe dire permettere ad un privato di entrare in quelle zone che rappresentano l’eredità di domani, aria e acqua. Non lo possiamo permettere.
L’acqua è fonte di vita e deve restare tale.

lunedì 16 marzo 2009

No legge ORSI!!!

Il 19 marzo è prevista un'audizione presso la Commissione Agricoltura delSenato con i rappresentanti della Conferenza Stato Regioni sull' odiosodisegno di legge orsi "libera caccia"...
Per i residenti della Puglia è importante sollecitare il presidente della regione e l' assessore all'ambiente e all' agricoltura a dire un fermo NO in quella occasione a qualsiasi modifica delle 157/92. Scriviamo in tanti!
indirizzi:
E PERCHE' NO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO
Appello contro la riforma della legge sulla cacciaCosa puo' fare ogni singolo cittadino per esprimere democraticamente ilproprio dissenso verso questa devastante, antistorica e ignorante propostadi liberalizzazione estremista della caccia. Carta, penna e francobollo sonomolto meglio di e-mail e "petizioni on line"!La materia della conservazione della fauna selvatica è troppo delicata peressere lasciata in appannaggio a parlamentari che si riconoscono solo nelleistanze della più retriva lobby "calibro 12", e che strizzano l'occhio versoforme di caccia che sinora sono considerate dalla legge come atti dibracconaggio.Chiediamo dunque a tutti coloro cui sta a cuore la difesa degli animali dimandare una lettera (proprio una lettera scritta e spedita per posta! Pareche questo vecchio sistema sia molto più efficace delle e-mail che vengonocestinate) esprimendo il proprio fermo ma garbato dissenso: * al Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Senatore AntonioD'Alì * al Vice-presidente della Commissione Ambiente del Senato, SenatoreCesarino Monti * al Presidente del Gruppo PDL al Senato, Senatore Maurizio GasparriIndirizzo:c/o Senato della RepubblicaPalazzo Madama00186 Romaoppure via fax:Gruppo Parlamentare Il Popolo della Libertà - Senato della RepubblicaPalazzo Madamavia della Dogana Vecchia, 2700186 - RomaFax 0667063585
Esempio di testo:
Egregio Senatore.........
vorrei esprimere il mio netto dissenso circa i contenuti del testounificato delle proposte di legge in materia di esercizio della caccia,adottato come base di discussione dalla XIII Commissione Territorio/Ambientedel Senato in data 11/3/2009, perché -tra l´altro- ritengo assolutamenteincompatibile con la necessaria tutela del nostro patrimonio faunistico:L'estensione degli orari di caccia per mezzora dopo il tramonto (art.18), larimozione del divieto di caccia nelle aree incendiate (art. 34), lapossibilità di cacciare nelle foreste demaniali (art. 9), l´introduzionedella caccia da natanti (art. 20) attualmente vietata, il nomadismo sulterritorio nazionale dei cacciatori di fauna migratrice, l´aumento dellespecie utilizzabili in numero illimitato -e senza anellini identificatividella legittima provenienza- nell'odiosa pratica dell'impiego dei richiamivivi (art. 4), la riduzione delle modalità di caccia praticabili con opzionein via esclusiva (art. 11), la mancata limitazione del numero di colpi perle carabine in violazione della legge 503/81 che ratifica la convenzione diBerna (art. 13), l´uso di civette vive come zimbelli (art. 22), la cacciaalla fauna stanziale nei valichi montani che agevolerebbe spari illeciticontro i migratori (art. 22), l´esclusione dei guardiaparco dai soggettiattualmente preposti al rispetto della legge (art. 28), nonchèl´introduzione dell´attestato di tirocinio che consentirebbe ai sedicenniaccompagnati di esercitare la caccia con un fucile (art. 11).Chiedo che il testo in oggetto non venga posto in votazione perchégravemente pericoloso per la salvaguardia del nostro patrimonio faunistico.
nome, cognome, indirizzo
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Continuiamo a dire NO al nucleare!!!



Ecco le ragioni del no.
L’analisi che ne viene fatta parte da lontano, dalla morte di Enrico Mattei evento che ha segnato, nel bene e nel male, uno spartiacque nelle scelte energetiche da adottare per il nostro Paese.
1) Da Mattei in poi l’Italia ha detto no al nucleare. Il referendum abrogativo del 1987 è stato solo un atto dovuto. Il primo colpo all’autonomia energetica italiana era già stato dato dalla morte di Mattei, che aveva acquistato una delle tre centrali nucleari, presenti allora in Italia,e che ponevano l’Italia nel 1965 al terzo posto nel mondo per la produzione di energia nucleare. Nel 1960 il Governo sovietico chiede a Eni di partecipare alla costruzione dell’oleodotto Caucaso-Mare del Nord e si dichiara disposto a fornire, in 4 anni, 12 milioni di tonnellate di greggio a prezzi vantaggiosi. Il vantaggioso e consistente sconto permette a Eni di abbassare il prezzo della benzina e al governo russo tramite la costruzione della pipe-line, di realizzare il primo sbocco verso i mercati occidentali. L’accordo suscita forti reazioni negative da parte USA e il presidente Eni viene accusato”di avere rotto gli equilibri del mercato dei prodotti petroliferi, scavalcando e danneggiando con la sua egoistica autonomia non solo gli interessi delle grandi Compagnie ma anche di avere compromesso futuri equilibri politici”. Mattei entra in fase di collisione con le grandi imprese petrolifere internazionali, un conflitto che lo accompagnerà fino alla sua tragica morte, nel cielo di Bascapè. L’Italia era già diventata un grande acquirente dei prodotti petroliferi su “pressioni” esterne collegate al partito del petrolio. Il referendum non fece altro che ratificare l’esistente.
2) L’unico nucleare competitivo è quello militare al plutonio. Proprio perché non competitivi sul piano economico gli Stati Uniti hanno dato avvio un programma di ricerca, denominato Generation IV, con lo scopo di progettare dei reattori nucleari di nuova concezione, più competitivi, rispetto ai reattori oggi esistenti, sia dal punto di vista economico che della sicurezza evitando di costruire reattori di terza generazione, anche se più “sicuri” rispetto a quelli di prima e seconda generazione, essendo venuta meno con la fine della guerra Fredda, la necessità di produrre Plutonio per uso militare.
3) L’Uranio è destinato a finire. Secondo le stime dell’Energy Watch Group le riserve di uranio sono destinate a scarseggiare entro 35-40 anni. A partire dagli anni Ottanta, le centrali nucleari consumano più uranio di quanto l’industria minerale non produca. La differenza fra produzione e consumo di uranio è stata coperta dal 1980 a oggi smantellando vecchie testate nucleari e utilizzando come combustibile per i reattori l’uranio che era stato immagazzinato nelle bombe.
4) Paghiamo dagli anni ‘60 all’ENEL una “quota atomica”per la dismissione delle vecchie centrali. Ma ad oggi non esiste ancora una reale soluzione.In Italia le ultime centrali nucleari sono state chiuse nel 1987 ma nel nostro Paese sono presenti ancora oggi 80 mila metri cubi di scorie radioattive “momentaneamente” alloggiate in depositi superficiali ed ogni anno, da laboratori di ricerca, ospedali e industria, producono 500 tonnellate di scorie radioattive, che si vanno ad aggiungere a quelle derivanti dalle ex centraliD’altronde è dagli inizi degli anni Sessanta, da quando le centrali erano ancora in costruzione, che i contribuenti pagano per il loro smantellamento poiché nella bolletta Enel è sempre stata inserita una “quota atomica” finalizzata alla creazione di fondi per la dismissione. Dal novembre del 1999 tali fondi costituiscono il capitale della Sogin, l’ente che attualmente si occupa del “decommissioning”. La Sogin, dovrebbe “risolvere” il problema delle scorie individuando un sito unico nazionale per il deposito, ma nel frattempo, il materiale radioattivo giace presso le centrali nucleari ferme e nei tanti altri siti “in fase di smantellamento” presenti su tutto il territorio oppure, alcune tonnellate di tale materiale vengono spedite all’estero per subire un processo di riciclaggio ed essere rispedite indietro, come nel caso delle 235 tonnellate di combustibile nucleare provenienti dalle ex-centrali per il cui trattamento la Sogin ha firmato un contratto del valore di oltre €250 milioni con la francese Areva.
5) L’Europa ha smesso di costruire centrali nucleari. Nessun paese europeo, tranne uno, progetta di rilanciare attualmente in maniera massiccia il settore nucleare. In Finlandia è in costruzione un reattore di tipo EPR commissionato dalla compagnia finlandese TVO che aveva stimato per il reattore di 1600MW un costo di 2,5 miliardi di euro e pochi anni di costruzione. Al momento i costi stanno superando i 4 miliardi di euro e anche i tempi di costruzione si sono allungati. In Gran Bretagna nel 2008 è stato annunciato il progetto della costruzione di una nuova centrale e in tale Pese, che conta ben 19 impianti in esercizio e con una lunga e ininterrotta tradizione in questo campo, non è prevista la realizzazione in tempi inferiori ai dieci anni. La Germania, dove attualmente sono presenti 17 impianti, invece ha deciso di abbandonare il programma nucleare già dal 2000 e si pensa che fra vent’anni la produzione di energia solare sarà tale da poter spegnere l’ultima centrale. Nel 2002 anche il parlamento belga ha deciso la chiusura dei suoi sette reattori entro il 2025.
6) Per non parlare poi dei consumi d'acqua elevatissimi richiesti per il raffreddamento dei reattori. Questo potrebbe comportare nei territori un aumento della tariffa dell'acqua, come è avvenuto in Francia.
7) Investire oggi sul nucleare significa investire 4/5 miliardi di euro a centrale per una tecnogia che non solo tra dieci anni ( tempi di realizzazione di una centrale) potrebbe rivelarsi obsoleta ma in ogni caso altamente insicura. Un alternativa potrebbe essere quella di investire sulla ricerca e sulla fusione fredda, visti i recenti risultati conseguiti in Francia e Giappone con il palladio. Nel Lazio esistono due centri di ricerca come la Casaccia e INFS dove si potrebbe rilanciare la ricerca in questione.

venerdì 13 marzo 2009

Una Rivoluzione Verde per salvarci...



Di fronte alla crisi economica e energetica Berlusconi fa esattamente il contrario di Obama. In Usa stanno investendo miliardi in fonti rinnovabili, in Italia si fa il contrario arrivando a peggiorare le già poche misure a favore della razionalizzazione energetica. E’ necessario impegnarsi per la cancellazione dei nuovi balzelli di Berlusconi sugli impianti di pannelli solari fotovoltaici. Ma non basta.
In questi mesi il fronte ecologista ha giocato in difesa provando a difendere i risultati attenuti sotto il Governo Prodi. Oggi è arrivato il momento di chiedere all’Italia di fare un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale. Come? Passando dalla protesta alla proposta. La nostra idea è quella di lanciare una seconda catena di blog Contro il suicidio energetico e nucleare. Abbiamo visto che è uno strumento di comunicazione efficace. Qui sotto trovate alcune richieste che vanno da piccole iniziative fino a grandi cambiamenti.
1- TOGLIERE L’ICI DAL FOTOVOLTAICO, RIPRISTINARE LE CONDIZIONI DI PAGAMENTO INIZIALI DEL FINANZIAMENTO SUGLI IMPIANTI: gli impianti solari fotovoltaici a terra e sui tetti quelli non integrati, vengono classificati come impianti industriali e si impone l’onere di accatastarli e di pagare quindi l’Ici. Inoltre il governo Berlusconi ha modificato una serie di aspetti secondari dei meccanismi di pagamento in modo peggiorativo: vogliamo sia ripristinata la situazione iniziale.
2- RIPORTARE IL RECUPERO DEL 55% DELL’IRPEF SPALMABILE SU 10 ANNI: per i lavori sull’efficienza energetica, con le nuove norme, si può recuperare il 55% di detrazione spalmandolo su un periodo di 5 anni. Di fatto si penalizza chi ha un reddito inferiore e quindi può recuperare ogni anno una quota inferiore di finanziamento. Chiediamo che anche i cittadini che non pagano l’Irpef e quindi non possono recuperare nulla venga dato modo di usufruire di pari incentivi o rimborsi. E’ assurdo che possa investire in efficienza energetica solo la fascia medio alta della popolazione. Inoltre chiediamo che vengano immediatamente emessi i decreti attuativi per la detrazione 2009, senza i decreti attuativi la detrazione del 55% del’Irpef non esiste.
3- RECUPERO DELL’OLIO FRITTO PER FARNE BIODISEL: istituire la raccolto degli olii alimentari come in Germania dove si consegnano ai distributori di carburante che rilasciano un buono sconto proporzionato alla quantità d’olio fritto. Inoltre togliere il divieto di commercializzare liberamente il biodiesel, oggi i produttori hanno l’obbligo di conferirlo ai petrolieri che lo mischiano con il diesel.
4- OBBLIGARE I COMUNI A PUBBLICARE LA LORO BOLLETTA ENERGETICA e chiedere un impegno perchè ogni anno ci sia una diminuzione del consumo pro-capite.
5- ISTITUIRE FORME DI CREDITO PERMANENTI PER CHI VUOLE INVESTIRE IN ECOTECNOLOGIE magari su esempio di quello che ha fatto la Provincia di Milano.
6- SBLOCCARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ELETTRONICI: Il 1 gennaio 2008 sarebbe dovuto partire il nostro sistema di raccolta dei rifiuti hi-tech. Ufficialmente ma non nella realtà! Mancano all’appello diversi decreti attuativi necessari a tradurre in pratica le disposizioni di legge. Tra questi, c’è il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, che obbliga la distribuzione a ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, l’apparecchiatura usata al momento dell’acquisto di un nuovo articolo simile destinato a un nucleo domestico. Questo decreto doveva entrare in vigore entro il 28 febbraio 2008, ma ancora non vede luce.
7- SOSTEGNO ALLA MOBILITA’ CICLABILE: introdurre in tutti i comuni la legge che prevede il diritto di parcheggiare le biciclette nei cortili dei palazzi e delle aziende. Obbligare i gestori dei trasporti pubblici a permettere il trasporto delle biciclette su metropolitana ed autobus per almeno il 50% del tempo di servizio.
8- RIDURRE L’USO DI BATTERIE USA E GETTA: tassazione sulle batterie usa e getta per finanziare un incentivo a quelle ricaricabili.
9- SOSTEGNO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA: mettere simboli chiari su ogni materiale utilizzato nelle confezioni in modo da evitare confusioni.
E poi una proposta macro:
10- INVESTIRE NELLE FONTI RINNOVABILI I SOLDI DEL NUCLEARE, DELLE CENTRALI ELETTRICHE ALIMENTATE DA FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI E DEI NUOVI INCENERITORI: nei recenti accordi Francia-Italia si parla di una spesa di oltre 20 miliardi di euro per costruire centrali nucleari in Italia che daranno energia solo tra 12/15 anni. Investire subito le stesse risorse sul centrali e microimpianti alimentati da fonti rinnovabili per avere energia da subito e non trovarsi il problema delle scorie e di eventuali incidenti.

mercoledì 11 marzo 2009

Deregulation edilizia: ricetta del Premier per uscire dalla crisi



Una politica di annunci che non serve a nulla continua a caratterizzare la linea economica di questo Governo. O meglio serve allo stesso Governo per mostrare una attività legislativa di fatto particolarmente modesta per contrastare la crisi economica.

Annunci studiati a tavolino per colpire l’immaginazione delle persone meno informate e siamo tanti in una Italia che per cavilli, burocrazia e leggi mantiene alto nel tempo il suo primato.

Le misure annunciate dal Governo, al di là degli annunci, se esaminate con attenzione e senza falsi trionfalismi potrebbero rappresentare il colpo di grazia alla tutela del territorio e del paesaggio già pesantemente messi a rischio da chi costruisce senza rispettare le regole. Ed In Italia non rappresentano certo una minoranza. Basta farsi una passeggiata lungo le nostre coste , nelle nostre campagne per assistere a veri e propri scempi e deliri architettonici solitamente abbandonati o sottoutilizzati.

Perché in una Italia che fatica così tanto a rispettare le regole, dove la Cosa Pubblica è intesa come la Cosa di nessuno da sfruttare, svilire, mortificare. si propone una deregulation selvaggia?

Che senso ha proporla in una Italia le cui bellezze, i cui paesaggi sono sempre più un ricordo lontano e negli occhi di tutti c’è l’umiliazione subita dalla Valle dei Templi a Piazza Armerina in Sicilia, dalle coste cementificate della meravigliosa Calabria, dalla mille case abusive della Puglia ed ai suoi scongiurati ma riaffioranti ecomostri, dalla Sardegna il cui progresso(?) sarà forse la sua condanna.

La Crisi avrebbe dovuto offrire soluzioni alternative, non in linea con quelle che hanno provocato il disastro economico che stiamo vivendo, un Governo illuminato avrebbe dovuto promuovere un piano organico per l'efficienza energetica degli immobili e per l'uso delle energie rinnovabili come il solare in tutti gli edifici. Un recupero dei centri storici, investimenti per sostenere gli inquilini e non nuovi proprietari!

Al contrario gli interventi dell'esecutivo sono andati nella direzione opposta come dimostra il tentativo di cancellare le detrazioni del 55% sulle eco-ristrutturazioni o la decisione di rimuovere dal decreto Milleproroghe la norma che prevedeva l’obbligo, per gli immobili di nuova costruzione di avere, almeno in parte, un’alimentazione da fonte rinnovabile.
E falso il sostegno alle famiglie non proprietarie visto che il prossimo anno la quota statale del fondo affitti subirà una riduzione di 20 milioni.

Quale attenzione alle fasce sociali più a rischio ed alle fasce di territorio più a rischio?
Come proporre In Italia, paese degli speculatori e dei cementificatori, una deregulation Edilizia che ci riporterebbe nei bui anni ' 60 in cui senza nessun rispetto per qualsiasi norma, piano o regolamento edilizio, , speculatori senza scrupoli hanno potuto ampliare, demolire, ricostruire edifici brutti e insicuri'' Quale coscienza sociale è maturata in questi anni per ottenere “effetti straordinari” da meno vincoli burocratici per ampliare, abbattere e ricostruire case per smuovere l'economia?
Nutro dei seri dubbi!

martedì 10 marzo 2009

Appello agli umani...



Rispettiamo l'Articolo 32 della Costituzione

Il Parlamento, con molti anni di ritardo e sull'onda emotiva legata alla drammatica vicenda di Eluana Englaro, si prepara a discutere e votare una legge sul testamento biologico.
Dopo quasi 15 anni di discussioni, chiediamo che il Parlamento approvi questo importantissimo provvedimento che riguarda la vita di ciascun cittadino. Il Parlamento, dove siedono i rappresentanti del popolo, deve infatti tenere conto dell'orientamento generale degli italiani.
Rivendichiamo l'indipendenza dei cittadini nella scelta delle terapie, come scritto nella Costituzione.
Rivendichiamo tale diritto per tutte le persone, per coloro che possono parlare e decidere, e anche per chi ha perso l'integrità intellettiva e non può più comunicare, ma ha lasciato precise indicazioni sulle proprie volontà.
Chiediamo che la legge sul testamento biologico rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere.
Chiediamo una legge che dia a chi lo vuole, e solo a chi lo vuole, la possibilità di indicare, quando si è pienamente consapevoli e informati, le terapie alle quali si vuole essere sottoposti, così come quelle che si intendono rifiutare, se un giorno si perderà la coscienza e con essa la possibilità di esprimersi.
Chiediamo una legge che anche nel nostro Paese dia le giuste regole in questa materia, ma rifiutiamo che una qualunque terapia o trattamento medico siano imposti dallo Stato contro la volontà espressa del cittadino.
Vogliamo una legge che confermi il diritto alla salute ma non il dovere alle terapie.
Vogliamo una legge di libertà, che confermi ciò che è indicato nella Costituzione.
Andate su http://testamentobiologico.ilcannocchiale.it/ e firmate l'apello!

sabato 7 marzo 2009

Minaccia alla libertà...di conoscersi...


Cari Amici,
il 5 febbraio 2009 il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge che potrebbe portare alla censura di molti siti web, tra cui Facebook, Youtube, MySpace e qualunque altro sito, forum o blog per i reati di istigazione a delinquere e apologie di reato. Il provvedimento è già alla Camera dei Deputati per l'approvazione definitiva. La natura stessa della Rete rende tecnicamente impossibile limitare la censura ad un determinato contenuto: la conseguenza sarebbe quindi l'oscuramento dell'intero sito web. Questa misura potrebbe costituire un pericoloso attacco alla libertà di espressione e di opinione su internet. Il rischio è un'inaccettabile censura del web che viola la Costituzione e rischia di far pervenire all'Italia provvedimenti in sede internazionale ed europea. Chiedo quindi il tuo aiuto per far fronte a questa pericolosa eventualità : supporta la campagna contro la censura di Internet iscrivendoti su www.e-policy.it dove troverai tutte le informazioni, fra cui la lettera aperta da inviare al tuo parlamentare, per informarlo del tuo dissenso. Se condividi questo appello invita tutti i tuoi amici alla lettura di questo spazio, in modo che tutti siano informati su quello che sta avvenendo in Italia.
La libertà è come l'aria: ti accorgi della sua importanza solo quando non c'è!
Ti saluto cordialmente, speranzoso che il mio appello abbia raggiunto chi, come me, ha a cuore l'interesse del proprio Paese, e la libertà di tutti .

giovedì 5 marzo 2009

NO al NUCLEARE!


IL NUCLEARE IN TEMPI DI CRISI:

UNA SOLUZIONE IPOCRITA PER UN PROBLEMA REALE




Venerdì 6 marzo alle ore 11,00 presso il Gruppo VERDI in via Capruzzi 212 a Bari, si terrà una conferenza stampa sulla volontà del governo nazionale di investire in centrali nucleari.
Vogliamo svelare i punti di criticità di una scelta che pur presentata come strategica ed utile a risolvere il problema energetico ci allontana dalle scelte della maggior parte delle nazioni occidentali che al contrario stanno varando significativi investimenti nei settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
La relazione scientifica sarà tenuta dal responsabile ENERGIA dei VERDI dott. ERASMO VENOSI.
Saranno presenti la Presidente dei Verdi Magda Terrevoli, gli Assessori Mimmo Lomelo e Nicola Pace, il presidente provinciale Tullio Torre e il responsabile ufficio di programma Gregorio Mariggiò.