giovedì 18 dicembre 2008

Lettera a un direttore poco attento

Ieri ho acquistato il numero di gennaio 2009 del mensile monopolitano "Il Borgo".
Al suo interno, oltre alla notizia del rinnovo delle cariche del nostro partito, ho trovato un editoriale firmato dal direttore Marasciulo, che mi è sembrato molto impertinente. Allora ho preso carta e penna (o meglio dito, tastiera e mail) e ho scritto al direttore quanto segue:


Ill.issimo Direttore Marasciulo,
sono l’ing. Giuseppe Deleonibus, Presidente Cittadino dei Verdi per la Pace. Le scrivo in merito al suo editoriale del numero di Gennaio 2009.
Ho trovato il suo pezzo poco corretto e poco neutrale, addirittura in alcuni punti insulso. Mi è sembrato un modo come altri per offendere la dignità di persone che prima ancora di essere omosessuali sono comunque persone. Si è arrivati a definirli “scherzo della natura”. Ha mai definito altri “scherzi della natura”? Lo ha fatto perché, come diceva Virgilio, latet anguis in herba o per esercizio dialettico?
Lei che è un giornalista up-to-date dovrebbe saper più di altri che gli omosessuali sono in un letto di procuste.
La presa di posizione dell’osservatore vaticano all’ONU contro la depenalizzazione dell’omosessualità nel mondo, proposta da Sarkozy a nome dell’Unione Europea, finisce per risultare, in concreto, una esplicita complicità con i Paesi in cui gli omosessuali sono oggetto di discriminazioni, persecuzioni e violenze. Le motivazioni addotte da mons. Celestino Migliore sono un esempio lampante di sofisma gesuitico. Nel timore che alcuni Stati possano riconoscere agli omosessuali il diritto al matrimonio, il monsignore in sostanza afferma che è preferibile tollerare che quei Paesi continuino a farli oggetto di discriminazione fino a mandarli a morte. Una argomentazione che sembra tratta da Il Principe di Machiavelli più che dal Vangelo di Cristo. Certe prese di posizione della Chiesa riaffermano la gravità di una manipolazione mentale che mira a colpire l’individuo in profondità, inculcando il senso di colpa fin dalla nascita.
La decisione del Vaticano è gravissima perché alimenta l'omofobia e la violenza verso persone che non hanno colpe e che desiderano vivere la loro vita con rispetto, dignità e riconoscimento dei propri diritti.
Non esistono più i lager, dove i gay furono sterminati in massa, ma non è mai finita la loro persecuzione.In ben 91 stati del mondo (tra cui Mauritania, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Yemen, Sudan, Iran, Afghanistan, Nigeria, Somalia, India, Pakistan, Birmania, Guyana, Sierra Leone, Uganda, Tanzania, Bangladesh, Barbados, Guinea Bissau, Angola, Mozambico, Malati, Malesia, Maldive, Kenia, Lesotho, Swaziland, Uganda, Zambia, Zimbabwe, Baharain, Maldive, Territori della Palestina, Turkmenistan, Uzbekistan, Grenada, Giamaica, Kiribati, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Tonga, Tuvalu) l'omosessualità è considerata un reato e in almeno una dozzina viene punita con la pena di morte. La persecuzione degli omosessuali è in netto contrasto con i principi della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e con la Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali.
La posizione espressa dal rappresentante della Santa Sede all'ONU, contro l'iniziativa presentata dalla Francia per la depenalizzazione del reato di omosessualità è analoga a quella dei regimi teocratici e fondamentalisti religiosi.
E pensa re che non c’è nulla, ma proprio nulla, nel testo della dichiarazione dell'UE sulla depenalizzazione dell'omosessualità che la Chiesa non potesse sottoscrivere (leggere per credere http://www.radioradicale.it/il-testo-che-lunione-europea-presentera-allonu-per-la-depenalizzazione-universale-dellomosessualita). Nulla che alludesse al matrimonio tra omosessuali o alla supposta criminalizzazione di quegli stati che non lo introducessero. Si parla solo di quei Paesi, come l'Iran degli ayatollah, dove l'omosessualità è reato penale. Si parla di diritti umani.
Ho trovato il suo articolo sovrapponibile a quello di Francesco D’Agostino (Avvenire, 3 dicembre 2008). Ricordi che, se gli omosessuali chiedono di avere il diritto di sposarsi lo fanno in base all’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, che è già sancita dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e che non ha bisogno di essere ribadita da una risoluzione dell’ONU, il cui obiettivo in questo caso è peraltro del tutto diverso.
La sua confusione, come quella di D’Agostino, ha tutta l’aria di essere colposa piuttosto che dolosa; ma di certo consente a lei, illustre giornalista, di presentare le rivendicazioni degli omosessuali come derivate da bizzarre teorie, e peggio ancora come se essi esigessero «particolarissimi diritti»: una richiesta di privilegi, e non di un diritto di cui tutti gli altri cittadini godono.
Come Presidente dei Verdi, partito che è sempre pronto a fare la battaglia per i diritti GLBT, mi sarei aspettato che la Giunta Comunale (come la Giunta Comunale di Torino) presentasse e approvasse un ordine del giorno a favore della depenalizzazione dell’omosessualità, ma si sa che in questo caso stiamo parlando di un colosso dai piedi di argilla.
Con questa mia mi rivolgo anche ai fedeli cattolici offesi, come noi Verdi e come i tanti omosessuali, da parole che negano la vita della persona. A loro chiedo di riflettere, perché siano al fianco al fianco degli omosessuali, dei loro parenti e dei loro amici, in un momento in cui è importante ribadire con forza che nessun credo religioso può giustificare l’opposizione alla cancellazione di una barbarie che ogni anno produce incarcerazioni e sentenze di morte.
A lei chiedo di porgere le scuse a tutti gli appartenenti alle comunità GLBT, ai familiari e agli amici di omosessuali.
Discriminare le discriminazioni mi pare discriminante per i discriminati!
Saluti Verdi,
ing. Giuseppe Deleonibus
Presidente Cittadino dei Verdi per la Pace

Ho Fatto Bene?

Cosa ne pensate?




2 commenti:

  1. carissimo ing.Deleonibus, le scrivo da cittadino monopolitano e sopratt da persona umana appartenente alla comunità gay, volevo soltanto ringraziarla x quanto ha scritto in merito alle continue discriminazioni che tuttora avvengano..e ke purtroppo continueranno ad esistere grazie all'ignoranza di qst persone.Detto ciò le auguro un buon natale e tante belle cose..

    RispondiElimina
  2. Anche se un pò in ritardo (fortunatamente "Il Borgo" non rientra nelle mie letture solite, lo sarà ancor meno adesso), sottoscrivo pienamente quanto da te scritto, anche a nome del circolo locale di Rifondazione comunista. Potremmo anche organizzarci per far uscire più chiaramente questa vicenda, scrivendo un comunicato stampa da far firmare a chiunque si senta offeso da quel vergognoso editoriale. Omosessuali e non, abbiamo tutti un motivo per definirci "scherzi della natura".
    Noi siamo pienamente disponibili.

    Domenico Sampietro

    (rifondazionemonopoli@libero.it)

    RispondiElimina