Apprendo incredulo dalle pagine di un giornale locale della “spedizione punitiva” contro gli amici di Rifondazione Comunista.
Questa mia per esprimere tutto il mio rammarico per un atto così increscioso, un gesto vile, di ignobile intolleranza e becera ideologia post-fascista.
Agli amici del circolo di Monopoli, ai quali va tutta la solidarietà del partito dei Verdi, per un episodio così grave, rivolgo l’invito a non lasciarsi intimidire e a continuare ad impegnarsi per la legalità, la giustizia sociale e il progresso civile.
Lancio un appello a tutti i cittadini per vigilare e respingere azioni, aggressioni e minacce messe in atto allo scopo di innescare una strategia della tensione al servizio di progetti di tipo autoritario. La violenza e l’intimidazione non appartengono alla cultura democratica e, quando a farne le spese sono le sedi dei partiti, è bene non sottovalutare alcun segnale.
Invito tutte le istituzioni a serrare le fila e a collaborare a tutti i livelli per combattere ogni forma di estremismo e per affermare un clima sociale sereno e civile.
Apprendo, sempre dalle colonne dello stesso giornale, delle lamentele che gli ambulanti del pesce (e della frutta) fanno relativamente all’apertura al traffico delle strade perimetrali a piazza XX Settembre.
Noi Verdi siamo con loro in questa battaglia! Da noi ogni appoggio!
Quando la tv parla di mucca pazza, non compriamo più la carne. Quando si parla di polli con l’influenza aviaria non compriamo più il pollo, adesso ci sono pure i maiali irlandesi ed il latte alla diossina. Eppure a pensarci bene, non c’è bisogno di un pollo indonesiano o un maiale irlandese per temere di aver mangiato cibo contaminato. Passando da piazza XX Settembre mi chiedevo come sia possibile, in tempi in cui siamo tutti esperti di polveri sottili e PM10, che sia lecito vendere pesce, frutta e verdura a 20 centimetri dalle marmitte delle auto.
Mi permetto di far notare, essendo ingegnere ambientale, che mentre le particelle più fini tendono a galleggiare e possono rimanere in atmosfera per molti giorni, le particelle più grossolane si depositano sul suolo nell’arco di poche ore e la distanza percorsa di solito è breve. Questo significa che le particelle prodotte dalle auto vanno a depositarsi anche sulla frutta e il pesce esposti lungo il marciapiede. Generi alimentari che ovviamente non vengono “protetti” da alcun tipo di pellicola per alimenti.
Anche se non ufficialmente riconosciuta e assolutamente non approfondita, anzi ignorata, esiste una correlazione che lega diverse malattie, allergie e tumori, alla presenza di nanoparticelle, che date le loro dimensioni nanometriche una volta inalate o ingerite passano facilmente dal sangue all’interno delle cellule senza che possiamo farci niente, sono troppo piccole perché i nostri “filtri” le catturino e anche quando vengono attaccate dal nostro sistema immunitario, cioè “mangiate” dai macrofagi, essendo non biodegradabili, questi non possono digerirle e quindi eliminarle, rimangono nell’organismo e penetrano all’interno delle cellule. Lì innescano reazioni che danno origine a diverse patologie chiamate “nanopatologie”.
Così, se da una parte frutta, verdura e pesce sono unanimemente consigliate da nutrizionisti, medici e dietologi come la chiave per un’alimentazione sana, dall’altra si deve assistere al paradosso che contengono tali e tante sostanze nocive da mettere sicuramente a rischio la salute di chi le consuma.
In ultimo mi fa specie pensare che questi disagi sono stati provocati da un’amministrazione che fa sedere nelle proprie file un assessore – ambulante e un pescatore. Nei prossimi giorni presso la sede dei Verdi di Monopoli convocherò un tavolo con gli ambulanti di piazza XX Settembre e con tecnici per vagliare le iniziative da intraprendere.
Questa mia per esprimere tutto il mio rammarico per un atto così increscioso, un gesto vile, di ignobile intolleranza e becera ideologia post-fascista.
Agli amici del circolo di Monopoli, ai quali va tutta la solidarietà del partito dei Verdi, per un episodio così grave, rivolgo l’invito a non lasciarsi intimidire e a continuare ad impegnarsi per la legalità, la giustizia sociale e il progresso civile.
Lancio un appello a tutti i cittadini per vigilare e respingere azioni, aggressioni e minacce messe in atto allo scopo di innescare una strategia della tensione al servizio di progetti di tipo autoritario. La violenza e l’intimidazione non appartengono alla cultura democratica e, quando a farne le spese sono le sedi dei partiti, è bene non sottovalutare alcun segnale.
Invito tutte le istituzioni a serrare le fila e a collaborare a tutti i livelli per combattere ogni forma di estremismo e per affermare un clima sociale sereno e civile.
Apprendo, sempre dalle colonne dello stesso giornale, delle lamentele che gli ambulanti del pesce (e della frutta) fanno relativamente all’apertura al traffico delle strade perimetrali a piazza XX Settembre.
Noi Verdi siamo con loro in questa battaglia! Da noi ogni appoggio!
Quando la tv parla di mucca pazza, non compriamo più la carne. Quando si parla di polli con l’influenza aviaria non compriamo più il pollo, adesso ci sono pure i maiali irlandesi ed il latte alla diossina. Eppure a pensarci bene, non c’è bisogno di un pollo indonesiano o un maiale irlandese per temere di aver mangiato cibo contaminato. Passando da piazza XX Settembre mi chiedevo come sia possibile, in tempi in cui siamo tutti esperti di polveri sottili e PM10, che sia lecito vendere pesce, frutta e verdura a 20 centimetri dalle marmitte delle auto.
Mi permetto di far notare, essendo ingegnere ambientale, che mentre le particelle più fini tendono a galleggiare e possono rimanere in atmosfera per molti giorni, le particelle più grossolane si depositano sul suolo nell’arco di poche ore e la distanza percorsa di solito è breve. Questo significa che le particelle prodotte dalle auto vanno a depositarsi anche sulla frutta e il pesce esposti lungo il marciapiede. Generi alimentari che ovviamente non vengono “protetti” da alcun tipo di pellicola per alimenti.
Anche se non ufficialmente riconosciuta e assolutamente non approfondita, anzi ignorata, esiste una correlazione che lega diverse malattie, allergie e tumori, alla presenza di nanoparticelle, che date le loro dimensioni nanometriche una volta inalate o ingerite passano facilmente dal sangue all’interno delle cellule senza che possiamo farci niente, sono troppo piccole perché i nostri “filtri” le catturino e anche quando vengono attaccate dal nostro sistema immunitario, cioè “mangiate” dai macrofagi, essendo non biodegradabili, questi non possono digerirle e quindi eliminarle, rimangono nell’organismo e penetrano all’interno delle cellule. Lì innescano reazioni che danno origine a diverse patologie chiamate “nanopatologie”.
Così, se da una parte frutta, verdura e pesce sono unanimemente consigliate da nutrizionisti, medici e dietologi come la chiave per un’alimentazione sana, dall’altra si deve assistere al paradosso che contengono tali e tante sostanze nocive da mettere sicuramente a rischio la salute di chi le consuma.
In ultimo mi fa specie pensare che questi disagi sono stati provocati da un’amministrazione che fa sedere nelle proprie file un assessore – ambulante e un pescatore. Nei prossimi giorni presso la sede dei Verdi di Monopoli convocherò un tavolo con gli ambulanti di piazza XX Settembre e con tecnici per vagliare le iniziative da intraprendere.
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