venerdì 23 ottobre 2009

Ancora un intervento per Piazza XX Settembre.

Ieri sera a Monopoli presso la sede del PD si è tenuta una conferenza stampa cui noi Verdi non abbiamo partecipato (volutamente) poichè non avevamo preliminarmete incontrato nè i commercianti nè le associazioni di categoria.
Non si dà sostegno se prima non si ascolta.
E noi Verdi siamo i soli ad aver ascoltato i commercianti in questo anno.
A latere dalla conferenza stampa (alla quale non hanno aderito neppure IdV, Sinistra democratica, Socialisti, Rifondazione Comunista) noi Verdi abbiamo redatto il seguente
COMUNICATO STAMPA
La vicenda del mercato è l’esempio più lampante di una politica troppo debole per scegliere e troppo arrogante per dialogare.
Il presente per rafforzare la posizione dei Verdi.
I Verdi sono l’unico Partito che ha instaurato con la categoria degli ambulanti di Piazza XX Settembre un dialogo e la costruzione di un percorso che, come certamente si ricorderà, ha portato il giorno 08 gennaio 2009, presso la sede dei Verdi per la Pace di Monopoli, alla promozione di un incontro pubblico tra il partito stesso dei Verdi e i commercianti ambulanti di Piazza XX Settembre. In quell’occasione si è costituito un tavolo di lavoro tecnico composto da:
-Medico
-Ingegnere ambientale
-Rappresentante di categoria degli ambulanti
-Rappresentante della società civile.
Il tavolo tecnico ha avuto il compito di elaborare proposte da sottoporre all’attenzione dell’Amministrazione Comunale di Monopoli. Proposte che sono state esposte in Sala Consiliare il 13 Febbraio 2009, quando l’ing. Giuseppe Deleonibus (Presidente cittadino dei Verdi per a Pace e Coordinatore del tavolo tecnico) è stato ascoltato dalla V Commissione Consiliare.
Tra le altre cose si è proposto di elaborare una soluzione condivisa con gli ambulanti che consenta lo svolgimento del mercato senza penalizzare in alcun modo il lavoro dei commercianti ambulanti stessi e che sulla questione “Mercato giornaliero” la Giunta di Monopoli apra un dibattito pubblico a livello cittadino, nel rispetto delle normative europee sulla partecipazione e la trasparenza, garantendo così finalmente anche ai cittadini monopolitani il diritto di partecipare alla definizione e alla attuazione delle politiche locali.
Niente di tutto questo è stato fatto.
Sui giornali locali della scorsa settimana si è detto che vi è un accordo tra Comune e Associazioni di categoria. Ma questo accordo è solo verbale? E se non lo è, quando è stato sottoscritto? E da chi?
Nell’ultimo incontro formale avvenuto tra i Verdi e i commercianti di Piazza XX Settembre, questi ultimi hanno sottolineato come il trasferimento del mercato giornaliero in Via Vittorio Veneto è per loro inammissibile. Parere che hanno trasmesso anche alle associazioni di categoria. Le stesse citate dall’Assessore Albanese (il quale dice: “Con un accordo condiviso tra Confcommercio e Confesercenti si è giunti a tale soluzione” [ndS, la soluzione è lo spostamento del mercato in Via Vittorio Veneto].
Anche per noi Verdi il trasferimento in Via Vittorio Veneto è inammissibile. Occorre sostenere e criticare con forza la mancata partecipazione e il rispetto dei cittadini verso lo spostamento del mercato giornaliero. Non vi è stata alcuna consultazione popolare e coinvolgimento democratico. La partecipazione non è un optional che si può usare solo con i blog e i comunicati stampa. Questa proposta autunnale va contro il piccolo commercio, il centro storico.
Siamo per la tutela del piccolo commercio e per la creazione di un coordinamento tra Comune, utenti ed operatori commerciali locali al fine di individuare azioni di tutela e potenziamento di un settore che svolge una funzione sociale oltre che economica, cercando di far corrispondere a un miglioramento della quantità dell'occupazione anche un miglioramento della qualità del lavoro che eviti la precarietà e la ricattabilità del lavoro. La maggioranza si è limitata a prendere atto che l’area in via Vittorio Veneto pare essere l’unica con le caratteristiche (?) per consentire di realizzare una media struttura di vendita e dunque ha dato il suo benestare. Purtroppo in una terra di imprenditori quale quella che viviamo gli unici a non pensare come un impresa sono i nostri politici. Ipotizzare una nuova area commerciale è sicuramente positivo, anche se non riusciamo neppure a immaginare cosa diventerà, a livello di traffico e caos, quella zona (soprattutto il martedì!). Una riflessione sicuramente sarà necessaria in fase esecutiva. Ciò che non va bene è vedere un’amministrazione comunale che di fronte a questi dati non si interroga, non si chiede come invertire la rotta.
Il dato ancora più sconcertante è che dalla Giunta Romani i monopolitani sanno che ci si deve aspettare poco, anche gli elettori di questa maggioranza sanno che i limiti sono evidenti, ma almeno lo sforzo di informazione e di azione da parte del comune deve essere fatto.
E tra le azioni più significative da intraprendere c’è la realizzazione del Piano Integrato di Intervento del Commercio. Si tratta di un documento elaborato dal settore Commercio del Comune e dal Settore Lavori Pubblici, con il coinvolgimento degli ambulanti, dei negozianti, dell’Associazione consumatori e delle Associazioni del commercio locale e delle sigle sindacali, che si pone come obiettivo quello di valorizzare l’identità cittadina e potenziare la capacità attrattiva di alcune aree centrali.Ma anche il rilancio e la promozione del tessuto economico del territorio e dell’arcipelago delle attività commerciali di Piazza XX Settembre. E ancora analisi e approfondimento dei segmenti commerciali e delle problematiche connesse.Come mai per lo spostamento del mercato giornaliero non si è presa in considerazione la Piazza Manzoni (vicina alla Piazza XX Settembre)? O la Casina del Serpente (attraverso un project financing)? O la piazza nei pressi di Portavecchia?Siamo sicuri che in Via Vittorio Veneto si riuscirà a garantire un mercato a norma dell’ordinanza del 2002 del Ministero della salute? Per cui per quest’area è essenziale la pavimentazione: deve avere uno «strato di finitura compatto ed igienicamente corretto per l'uso al quale è destinato»: limitato assorbimento dell’acqua ed alta resistenza all’abrasione e all’attacco chimico (Non è idoneo l’asfalto che pavimenta quella via). Altri requisiti: delimitazione (o recinzione «ove non lo impediscano vincoli di tipo architettonico, storico, artistico ed ambientale»), impianti fissi (fognatura e «reti per allacciare ciascun posteggio all’acqua potabile, allo scarico delle acque reflue attraverso un chiusino sifonato… e all’energia elettrica» [Attenzione: gli allacci devono essere «indipendenti nella superficie di ciascun posteggio»]), pendenze nella pavimentazione «che permettano il regolare e rapido deflusso delle acque meteoriche e di quelle di lavaggio» ed «apposite caditoie atte a trattenere il materiale grossolano», «servizi igienici… da distinguere per sesso» («un numero adeguato di essi, sempre divisi per sesso, deve essere riservato agli operatori alimentari») e «contenitori di rifiuti solidi urbani in numero sufficiente alle esigenze e facilmente accessibili in particolare dai posteggi». Inoltre, gli igienisti richiederanno ai rivenditori attrezzature più impegnative per certi prodotti alimentari maggiormente deperibili (art.6, prescrizioni particolari); ciò comporta, nelle aree di mercato, attrezzature e impianti altrettanto più onerosi per il Comuni, al quale interessa realizzare un mercato giustamente completo per i propri amministrati. Attenzione: l’ordinanza riguarda tutti i mercati quotidiani italiani, in sede propria e su strada. Non s’è rinunciato, infatti, ad adeguare i luoghi dei mercati quotidiani ma a farlo integralmente: (art.11, disposizioni transitorie e finali) «per i mercati nei centri storici o in zone urbane dove non sia possibile l'adeguamento integrale, sono comunque vincolanti le prescrizioni di cui all'articolo 6». Quindi, è facile desumere che è possibile continuare a tenere in Piazza XX Settembre il mercato fatte salve le prescrizioni. Perché quest’Amministrazione non prende in considerazione questa ipotesi? A al proposito i Verdi chiedono:
• che il mercato resti nella sede attuale di Piazza XX Settembre o sia momentaneamente traslato nella vicina Piazza Manzoni o in una piazza scelta in concordanza con ambulanti, associazioni di categoria, sigle sindacali e associazioni cittadine;
• che la programmazione commerciale diventi dunque lo strumento, insieme a quello urbanistico e della mobilità, per disciplinare, promuovere e concorrere all’ammodernamento della rete distributiva commerciale di Monopoli con particolare attenzione alle piccole attività.
• Chiediamo, quindi, la redazione partecipata e concertata del Piano Integrato di Intervento del Commercio.
La filosofia del Piano, infatti, deve essere quella di promuovere il tema della cultura di impresa, con particolare riguardo al rapporto tra Amministrazione e operatori commerciali. Devono essere introdotte procedure più snelle, garanzie nei tempi e maggiore chiarezza nelle azioni amministrative. Altro tema, cui il Piano deve dedicare particolare attenzione, è quello della comunicazione e delle informazioni diffuse. Dovranno essere previsti metodi di relazioni con strumenti innovativi e informatici, allo scopo di creare un rapporto diretto tra operatori, associazioni di categoria, sigle sindacali locali e Amministrazione riducendo al minimo le dispersioni. Non da ultimo il Piano deve rendere compatibile l’impatto territoriale e ambientale delle aree mercatali con particolare riguardo a fattori quali la mobilità, il traffico e l’inquinamento. L’obiettivo dunque deve essere quello di promuovere il commercio quale produttore importante di ricchezza e occupazione per la nostra comunità e il territorio valorizzando anche le funzioni di socialità e l’effetto che il commercio produce nel contribuire alla crescita dell’accoglienza, della bellezza e dell’amore per la nostra città. Un commercio, dunque, che produca alto valore aggiunto sul piano economico ma che per sua natura concorra alla miglioramento della qualità sociale urbana e turistica. Il commercio ambulante del resto è una realtà significativa in termini di attività economica, ma anche di servizi, se si considera che in alcune aree supplisce alla quasi totale mancanza di esercizi commerciali. Inoltre Monopoli, negli ultimi 10 anni ha conosciuto una crescita esponenziale di turisti e il commercio ambulante rappresenta in molte occasioni anche un momento di promozione del territorio.
Alle "brutture liberiste" risponderemo, come Verdi per la Pace, sempre con dati, proposte e progetti concreti, questo è il nostro modo, anche stando fuori dal Consiglio Comunale, di far politica.

Il Presidente cittadino dei Verdi per la Pace
ing. Giuseppe DELEONIBUS

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