domenica 22 marzo 2009

Giornata Mondiale dell'Acqua



L’augurio è che questa giornata sia a favore del Diritto all’Acqua, contro gli interessi di multinazionali che tentano in modo sempre più sfacciato e violento di cancellarlo, privatizzando l’acqua, togliendo a intere popolazioni un bene senza il quale non si può vivere.
Nei giorni scorsi a Monopoli Alex Zanotelli ha ribadito che “Chi vende l’acqua è come se rubasse”.
Mi piace ricordare anche Alfonso Pecoraio Scanio che da Ministro dell’Ambiente ha delineato un atto di indirizzo (17 ottobre 2007) in cui sancisce che l’acqua deve essere preservata attraverso la riduzione dei consumi, la rigenerazione e conservazione delle falde acquifere, che il governo dell’acqua deve essere pubblico e condiviso, perché l’acqua è un bene comune e non una merce da cui trarre profitto, e infine che l’acqua è uno strumento di pace e di democrazia.
Penso che il dilemma che ci viene posto è tutto qui: l’acqua è fonte di vita o fonte di lucro? L’acqua è un bene naturale e insostituibile o un bene economico da trattare come una merce?
Questa è la grande domanda che pone il teologo della liberazione Leonardo Boff. E’ una domanda fondamentale soprattutto oggi che l’umanità va ormai incontro ad un’incredibile penuria d’acqua: già oggi scarseggia. In futuro inizierà a scarseggiare ancora di più anche a causa dell’effetto serra: la temperatura crescerà almeno di due gradi nei prossimi 15 o 20 anni e potrebbe crescere fino a 6°C. gli scienziati ci ricordano una cosa molto semplice: che basta l’1,5% di aumento della temperatura mondiale per sciogliere i poli, i ghiacciai e le nevi perenni.
Resteranno quindi soltanto le fonti idriche. Ecco perché le multinazionali stanno cercando di metterci le mani sopra: per poi rivenderci quest’acqua come acqua minerale. Il gioco è chiaro, come è chiaro che saranno soprattutto le classi più deboli a pagare. A Latina da quando l’acqua è stata privatizzata le bollette sono aumentate del 300%!
E saranno soprattutto i poveri del mondo a pagarne le spese. Se oggi ogni anno 50 milioni di persone muoiono di fame, domani saranno 100 o 200 milioni le persone che moriranno ogni anno di sete. Questo non lo posso accettare!
L’acqua è fonte di vita, è, come l’aria, uno di quei beni essenziali su cui non si può transigere! E’ vita e ogni uomo vi ha diritto. Ecco perché è fondamentale che ci siano scelte politiche che, ad esempio, facciano pagare di più le imprese e contemporaneamente permettano a persone e a famiglie che non la possono pagare di averla gratis.
Tutti dovremo pagare, contribuire, perché il servizio costa. Ma non possiamo neppure permettere al privato di entrare nella gestione dell’acqua e guadagnarci. Vorrebbe dire permettere ad un privato di entrare in quelle zone che rappresentano l’eredità di domani, aria e acqua. Non lo possiamo permettere.
L’acqua è fonte di vita e deve restare tale.

1 commento:

  1. Oggi sulla Repubblica vi è un eccellente servizio sui danni che possono fare gli ingenieri, nell'ambito dell'analisi del danno enorme procurato dalla TAV nel persorso tra Bologna e Firenze.

    Per guadagnare ben 21 minuti si sono spesi una infinità di quattrini, certamente non finiti nelle tasche dei lavoratori ( a questi solo briciole) e si è cancellato per sempre un bacino idrico che coinvolgeva un immenso territorio.
    Cento torrenti scomparsi, la falda acquifera si è abbassata di 350 metri, portando la morte intere montagne e vallate.
    E con esse la vita, la vita vera di tante persone.
    Tralasciando ai "sentimentalismi" le immagini di morte che accompagnano i pesci, gli animali che non hanno più acqua, gli uccelli, i fiori, i castagneti, le storie, le tradizioni, chi ripagherà il danno economico di chi aveva in quei territori delle case, delle abitazioni di villeggiatura, delle piccole iniziative imprenditoriali legate alla ricettività gastronomica ed alberghiera?
    Grandissime teste di economisti liberal-venduti, chi pagherà ora?
    Ignoranti, con il vostro operare diretto ed indiretto avete distrutto irrimediabilmente un immenso patrimonio che non era vostro.
    E non veniteci ora a rompere con i vostri piagnistei a chiederci contributi per progetti ipocriti per l'irrigazione di Chissà dove. Se volete veramente risolvere i problemi dell'Africa assetata, fate un grande piacere, toglietevi davanti!
    Ritirate le vostre ipocrite ambasciate, centri di malaffare e di vera ruberia.
    Abbandonate l'Africa ed essa da sola riuscirà a riequilibrarsi e a rivivere.
    Smettetela con falsi e prezzolati studi prospettici, dovete finirla di incastrare la gente di tutto il mondo prospettando soluzioni che risolvono solamente la vostra voracità di soldi, di soldi, di soldi.
    Bruciando tutto quello che vi è attorno, non avendo nessun scrupolo nell'avvelenare i pozzi ( domandate al Niger, domandate alla Shell, domandate) chiudendo gli occhi agli ebeti con quattro mutande sculettanti sui televisori di tutto il mondo.

    E senza andare tanto lontano, guardiamo con attenzione alcuni "non atti" del Novello Partito Democratico in seno alla Regione Puglia, proprio relativamente all'acqua.

    E i nostri giornali, che per sopravvivere devono vendere spazi pubblicitari e tanti tanti necrologi...

    Ragazzi, stiamo parlando di acqua, di acqua cavolo.
    Ma come si può non pensare, tutti insieme, di proteggerla e di difenderla, tutti, senza tifoserie di sorta.

    Bravo Alex che non ti stanchi, bravo Giuseppe che fai vedere che non tutti gli ingenieri sono uguali.

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