venerdì 23 gennaio 2009

In Italia la disoccupazione all’8,2% entro la fine dell’anno



L’anno è appena iniziato e già sono guai. Secondo le previsioni dell’Eurostat, in Italia ci sarà un significativo aumento della disoccupazione. Dal 6,7% del 2008 si giungerà all’8,2% prima della fine dell’anno. Gli economisti della Commissione europea sono dello stesso parere: saranno tante le persone che perderanno il proprio posto di lavoro.
I documenti riguardanti le anticipazioni straordinarie di Bruxelles sul fenomeno allarmano. «L’impatto del rallentamento
economico sul mercato del lavoro è stato finora più visibile in termini di ore lavorate che in numero di occupati», si legge nel report. Questa situazione è però destinata a cambiare, «le perdite dei posti accelereranno».
Con il suo 8,2% l’Italia rimane però sotto la media rispetto all’area euro. Il tasso di disoccupazione toccherà complessivamente picchi maggiori arrivando fino al 10,2%, per un totale di circa 4 milioni di posti di lavoro in meno.
Ci attende un anno nero. Le stime non hanno bisogno di commenti: perdita di competitività, crollo della produzione e addio ai vincoli di Maastricht. L’Italia è appena entrata in recessione e bisognerà attendere la fine del 2010 per intravedere una leggera ripresa. Il debito pubblico schizzerà al 110% e le ricapitalizzazioni bancarie potrebbero spingerlo anche oltre. Le misure anticrisi adottate finora dal governo italiano guadagnano però il plauso del commissario agli Affari economici e monetari dell’Unione europea.
Secondo Joaquin Almunia i provvedimenti conterrebbero infatti «la giusta combinazione tra gli stimoli fiscali necessari
e la dovuta prudenza sul fronte dei conti pubblici».

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